Mini guida alle Zucche (piene…) e ricette
Dai primi di ottobre scatta qualcosa nell’aria che fa impazzire tutti per le zucche, per tutti intendo i soggetti più disparati, dal negozio d’abbigliamento, alle farmacie passando per l’elettrauto e il veterinario, ognuno è dotato di zucca. Questo post non vuole fare della polemica, tantomeno seguire la tendenza del momento, ma io sono davvero pazza per le zucche ed il fatto che stia scrivendo queste righe in questo momento dell’anno è davvero frutto del caso. Non amavo le feste importate, tipo Halloween oppure Thanksgiving, poiché credevo e credo ancora che abbiano una valenza molto diversa se vissute nel paese di provenienza. Devo, tuttavia ammettere che da quando sono madre di due nane che frequentano una scuola americana ho imparato ad apprezzarle molto anche perchè portano con se delle preparazioni gastronomiche molto gradevoli. Tra le mie preferite la pumpkin pie. Ciò detto, non voglio che questo si trasformi in un post che non gradisco, tipo idee originali per halloween “mini cupcake a forma di zucca con ragno incorporato” (vi prego basta!!). In realtà l’idea è più vicina ad una mini guida (dettata dal gusto personale, ça va sans dire) alle zucche. Essendo partenopea, a casa nostra si è sempre usata la zucca lunga napoletana, ideale per la preparazione di pasta e zucca. Ha come prerogativa l’acquosità, la dolcezza e la semplicità nel pulirla. Pasta e zucca è uno di quei piatti che a casa dei miei genitori si prepara una volta alla settimana, non per una regola scritta, ma perché ha semplicemente sempre messo tutti d’accordo. Fanatici della dieta (è un primo piuttosto leggero e nutriente), golosi, amanti della cucina locale e chi per quieto vivere si adatta. Quando mi sono trasferita a Milano, più di 10 anni fa, cercare la zucca napoletana era un po’ come quando mi ostinavo a cercare il “pane cafone”, impossibile (ma questa è un’altra storia). Spinta dalla curiosità decisi, quindi, che avrei dovuto sperimentare la zucca mantovana. E’ stato un colpo di fulmine. La sua avvolgenza e dolcezza mi hanno mandato in estasi. Non è propriamente indicata per la preparazione della pasta e zucca (anche se io l’ho fatta ed è venuta ottima!!), piuttosto si presta bene per risotti, ripieni di tortelli, per delle creme, dei purè, da fare al forno oppure per dei dolci, tipo la pumpkin pie ad esempio. L’incontro con la butternut, invece, è avvenuto per caso, in America qualche anno fa, ma a Napoli prima dell’avvento degli empori biologici o più avanti del mitico Naturasì, trovare prodotti del genere era impossibile (un po’ come la zucca campana a Milano ☺). Simile alla mantovana come consistenza, ha un gusto molto delicato, ricorda tanto una nocciola, ha una forma facilmente riconoscibile, generalmente sono di media grandezza e allungate, hanno una polpa soda e compatta, asciutta e dolce. Io ci preparo il risotto, tantissime zuppe per la mia petite oppure al forno. L’ultima, ma non per questo meno importante, credo forse la mia preferita, è l’hokkaido!!! Io sono proprio dipendente da questa zucca qui! Per quanto mi riguarda, è libidinosa. È una zucchetta, senza offesa, date le sue dimensioni, che può considerarsi monoporzione. Ha un piacevolissimo gioco di consistenze al palato, la croccantezza della buccia si incontra alla perfezione con la cremosità della polpa e per queste caratteristiche si presta a più preparazioni. Io la preferisco semplicemente cotta al forno, con un po’ di odori, ad accompagnare un buon formaggio di capra. Ultimamente la sostituisco alle patate al forno come contorno per un filetto.
Ecco qui qualche ricetta a base di zucca:
Pasta e Zucca |
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Risotto con butternut e cannella (light version) |
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Pumpkin pie |
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Roasted Hokkaido |
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